Assistenza Vita Serena

BADANTI E ASSISTENZA DOMICILIARE


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Ambienti domestici per una migliore qualità della vita 9° parte

Criteri per la progettazione e l’adattamento degli ambienti domestici per una migliore qualità della vita delle persone con demenza

 

9° Parte

 

Porte
Le porte possono diventare un problema quando danno accesso a spazi esterni (rischio di ‘fuga’) o
che non devono essergli accessibili in quanto zone ‘pericolose’ (ad es. accessi a vano scale,
ripostigli, laboratori contenenti attrezzi….).
Al contrario, alcune porte è importante che siano facilmente identificabili dal malato per
consentirne un comodo utilizzo (ad es. porta del bagno, della camera da letto…)
Per quanto concerne il primo aspetto, si suggerisce pertanto di:
colorare porta e maniglia con lo stesso colore della parete per renderla meno riconoscibile da
parte del malato
applicare chiavistelli/catenacci in posizione non raggiungibile dal malato (es. in alto, dove il
malato tende a non guardare)
non sistemare attaccapanni in prossimità della porta di uscita in quanto favoriscono il
riconoscimento della medesima
Per quanto concerne invece il secondo aspetto, si suggerisce di:
evidenziare con colore diverso la maniglia rispetto alla porta e la porta rispetto al muro
togliere la chiave per evitare che il malato possa chiudersi dentro la stanza anche
accidentalmente
applicare sulla porta elementi che ne favoriscano il riconoscimento (es. segnali che indicano la
funzione dell’ambiente: il disegno di un WC, il disegno di un letto… fintanto che il malato è in
grado di riconoscerli)
Vetri e vetrate
I problemi possono essere dati dalla difficoltà di identificazione della superficie trasparente da parte
del malato, con conseguente rischio di urti, contusioni, tagli.
Un altro problema può venire dalla comparsa di agitazione e/o fenomeni allucinatori dovuti alla
osservazione si spazi e persone posti oltre i vetri e non raggiungibili e/o a errata interpretazione
delle immagini eventualmente riflesse.
Si suggerisce di:
applicare vetrofanie
• rendere opaco il vetro
• sostituirlo con altro materiale non trasparente né riflettente.

 

Fine


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Ambienti domestici per una migliore qualità della vita 3° parte

Criteri per la progettazione e l’adattamento degli ambienti domestici per una migliore qualità della vita delle persone con demenza

 

3° parte

 

Il disorientamento spaziale che ne consegue riguarda dapprima la difficoltà all’orientarsi soprattutto in ambienti nuovi, ma progressivamente coinvolge e sgretola la capacità di interpretare e padroneggiare lo spazio anche in ambienti conosciuti.

Parallelamente al disorientamento spaziale, per il sommarsi dei vari deficit cognitivi, si riducono le abilità funzionali del soggetto e quindi la capacità di fruire correttamente dello spazio e degli oggetti in esso contenuti dapprima nelle attività più complesse (I.A.D.L. quali il governo della casa, il cucinare, l’utilizzo del telefono, la gestione dei farmaci e del denaro), ma poi anche delle più semplici (A.D.L. quali lavarsi, vestirsi, mangiare, utilizzare i servizi igienici, etc.).

Tutte le problematiche elencate entrano quindi in gioco nel determinare la progressiva difficoltà di interazione tra il malato e l’ambiente nel quale egli è inserito.

Ed è proprio questa difficoltà di interpretazione/controllo/fruizione dell’ambiente e della collocazione del sé nell’ambiente che può provocare o amplificare i disturbi comportamentali caratteristici delle sindromi demenziali (aggressività e manifestazioni oppositive, stati di agitazione, vagabondaggio e attività motorie afinalistiche, disturbi del ritmo sonno veglia, allucinazioni e deliri, ecc.).

Occorre a questo punto precisare che il termine ambiente è inteso nella sua accezione più ampia di ambiente fisico (la casa, gli spazi esterni, gli ambienti di un servizio, le luci i suoni, i colori, …) e di ambiente umano (persone che ruotano attorno al malato, attività e scansione dei tempi della giornata).

Pertanto qualunque intervento che voglia migliorare l’assistenza al soggetto demente in un’ottica di stimolazione e mantenimento delle sue capacità residue dovrà avere come obiettivo una azione combinata su entrambe le componenti ambientali descritte.

Il concetto di ambiente protesico, e quindi di un ambiente che possa compensare nelle varie fasi di malattia i deficit cognitivi e funzionali del malato contribuendo a ridurre/controllare i disturbi comportamentali più dirompenti, costituisce la linea guida di questo documento (in accordo con i più attuali concetti che prevedono un trattamento dei disturbi comportamentali nelle demenze basato su un adeguato mix di interventi farmacologici, comportamentali e ambientali).


Non va tuttavia dimenticato (e l’indicazione è rivolta soprattutto ai gestori di servizi) che le modificazioni strutturali non sono sufficienti in assenza di un adeguato investimento anche sulla componente umana dell’ambiente; questo significa nei servizi stimolare la formazione mirata degli operatori, sviluppare la flessibilità di risposte dell’intero servizio, garantire un corretto approccio sanitario, individuare e predisporre specifiche attività, supportare il caregiver principale, personalizzare i progetti di cura, favorire un approccio integrato sociosanitario al malato di demenza.


 

I criteri generali di adeguamento dell’ambiente in senso protesico sono pertanto i seguenti :
a) semplificazione graduata in base alle residue capacità cognitive e percettive del malato;
b) facilitazione funzionale modulata sulle residue abilità conservate dal malato;
c) sicurezza e quindi riduzione/eliminazione dei rischi evitando il più possibile limitazioni al malato;
d) familiarità dell’ambiente che deve il più possibile richiamare luoghi e materiali di una abitazione comune.

 

Continua….


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Alzheimer 10 segnali di pericolo

Pericolo Alzheimer

L’Associazione Alzheimer ha creato questa lista di segnali di pericolo per la malattia di Alzheimer e demenze correlate. Ogni individuo può verificare uno o più di questi in diversi gradi.Se si riconosce eventuali segnali di pericolo in se stessi o una persona cara, consultare un medico.La diagnosi precoce della malattia di Alzheimer o altre malattie che causano la demenza è un passo importante verso ottenere servizi di trattamento appropriato, cura e sostegno.10 segni premonitori del morbo di Alzheimer:

ECCO I 10 SEGNALI DI PERICOLO DELL’ALZHEIMER

1Cambiamenti di memoria che sconvolgono la vita quotidiana

Uno dei segni più comuni del morbo di Alzheimer, soprattutto nelle fasi iniziali, è dimenticare le informazioni apprese recentemente.Altri includono dimenticare date importanti o eventi; chiedendo le stesse informazioni più e più volte; basandosi sugli aiuti di memoria (ad esempio, promemoria o dispositivi elettronici) o membri della famiglia per le cose che hanno usato per gestire in proprio.Cosa è invece normale? A volte dimenticare nomi o appuntamenti, ma ricordandoli più tardi.

 

2Le sfide nella pianificazione o risolvere problemi

Alcune persone possono provare cambiamenti nella loro capacità di sviluppare e seguire un piano o lavorare con i numeri. Possono avere difficoltà a seguire una ricetta familiare o tenere traccia delle bollette mensili.Possono avere difficoltà a concentrarsi e prendere molto più tempo per fare le cose che hanno fatto prima.Cosa è invece normale? Fare errori occasionali.

 

3Difficoltà completare compiti familiari a casa, al lavoro o nel tempo libero

Le persone con Alzheimer spesso trovano difficoltà a completare le attività quotidiane. A volte, le persone possono avere problemi di guida in un percorso familiare, la gestione di un bilancio sul lavoro o di ricordare le regole di un gioco preferito.Cosa è invece normale?Di tanto in tanto bisogno di aiuto per utilizzare le impostazioni di un forno a microonde o per registrare un programma televisivo.

 

4Confusione con il tempo o luogo

Le persone affette da Alzheimer possono perdere traccia di date, le stagioni e il passare del tempo. Possono avere difficoltà a capire qualcosa se non sta accadendo immediatamente.A volte si può dimenticare dove sono o come sono arrivati ​​lì.Cosa è invece normale? Confondersi sul giorno della settimana, ma ricordarlo più tardi.  

 

5Difficoltà a capire le immagini visive e le relazioni spaziali

Quando si hanno problemi di visione continuativi è un segno del morbo di Alzheimer. Possono avere difficoltà a leggere, a giudicare la distanza e la determinazione del colore o il contrasto, che potrebbe causare problemi con la guida.Cose è invece normale? Disturbi visivi legati alla cataratta.

 

6Nuovi problemi con le parole nel parlare o la scrittura

Le persone affette da Alzheimer possono avere problemi a seguire o partecipare a una conversazione.Possono fermarsi nel mezzo di una conversazione e non hanno idea di come continuare o possono ripetersi.Possono lottare con il vocabolario, hanno problemi a trovare la parola giusta o chiamare le cose con il nome sbagliato.Cosa è invece normale? A volte avere problemi a trovare la parola giusta.

 

7Collocare fuori posto cose e perdere la capacità di ripercorrere passi per ritrovarle

Una persona con malattia di Alzheimer può mettere le cose in luoghi insoliti.Può perdere le cose e non essere in grado di tornare sui suoi passi per trovarle di nuovo.A volte, può accusare gli altri di rubare.Questo può verificarsi più frequentemente nel corso del tempo.Cosa è invece normale? Collocare fuori posto cose di volta in volta (occasionalmente), ad esempio un paio di occhiali o telecomando, ma poi ritrovarli.

 

8Diminuizione del senso del giudizio

Le persone affette da Alzheimer possono sperimentare cambiamenti di giudizio o decisionale.Ad esempio, possono utilizzare scarsa capacità di giudizio quando si tratta di soldi.Possono prestare meno attenzione a governare o tenersi puliti.Cosa e invece normale? Prendere una decisione negativa di tanto in tanto.

 

9Ritiro dal lavoro o attività sociali

Una persona con Alzheimer può iniziare a smettere di praticare hobbies, attività sociali, progetti di lavoro o sport.Può avere difficoltà a seguire la squadra sportiva preferita o ricordare come completare un hobby preferito.Può anche evitare di avere una vita sociale a causa dei cambiamenti che ha sperimentato.Cosa è invece normale? A volte sentirsi stanco del lavoro, della famiglia e degli obblighi sociali.

 

10Cambiamenti di umore e di personalità

L’umore e la personalità delle persone affette da Alzheimer possono cambiare.Possono diventare confusi, sospettosi, depressi, timorosi o ansiosi.Possono essere facilmente suscettibili a casa, al lavoro, con amici o in luoghi in cui sono fuori della loro zona di comfort.Cosa è invece normale? Sviluppare modi molto specifici di fare le cose e di diventare irritabili quando una routine viene interrotta.

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